Adesso possiamo rendere pubbliche le questioni e fare un resoconto, completo di dichiarazioni e foto.
Sintesi dell'incontro di ieri mattina
Con il governo si sta discutendo prima di tutto sulle coperture economiche. L'accordo dovrebbe essere raggiunto sulla base della costituzione di un Fondo che abbia come limite temporale la risoluzione completa della nostra questione, quindi aperto e rifinanziabile.
Con il governo si sta discutendo prima di tutto sulle coperture economiche. L'accordo dovrebbe essere raggiunto sulla base della costituzione di un Fondo che abbia come limite temporale la risoluzione completa della nostra questione, quindi aperto e rifinanziabile.
Nel fondo confluirebbero, oltre i
100 milioni già stanziati, i risparmi sui 9 miliardi stanziati per la copertura
dei primi 120000 (e pare che ce ne siano prima di tutto perchè i 9
miliardi sono stanziati fino al 2019). Inoltre ci sarebbe una norma di
salvaguardia che andrebbe ad incidere sui redditi alti.
Il fondo non farebbe riferimento a "numeri limite" di persone da
salvaguardare (65000/55000/10000).
Noi abbiamo proposto di utilizzare anche i soldi risparmiati sulle pensioni anticipate per io lavori usuranti (dovevano essere 6000 domande ne sono arrivate 930. Il risparmio è quantificabile intorno ai 3 miliardi di euro).
Noi abbiamo proposto di utilizzare anche i soldi risparmiati sulle pensioni anticipate per io lavori usuranti (dovevano essere 6000 domande ne sono arrivate 930. Il risparmio è quantificabile intorno ai 3 miliardi di euro).
Se passasse il fondo significherebbe
togliere al Governo, e a tutti quelli che ci stanno contrastando, l'alibi della
"copertura economica" e riportare il nostro tema nel suo ambito, cioè
quello del rispetto dei diritti delle persone e della giustizia sociale.
Eliminerebbe anche, una volta per tutte, la lotteria dei numeri.
Il limite temporale del fondo
garantirebbe e darebbe tranquillità anche a chi matura il diritto più avanti
negli anni. Naturalmente, una volta costituito il fondo, si tratterebbe di
stabilirne i requisiti per l'accesso.
Questo sarà il tema del nostro prossimo
appuntamento il 19 con Cesare Damiano. Per quella data avremo, infatti, le
risultanze della legge di stabilità, alla Camera si dovrebbe chiudere giovedì
(in aula cercheremo di
esserci). Sulla base dei risultati della legge di stabilità porremo a
Damiano i quesiti mirati sulla salvaguardia futura, come sapete nell'immediato
si cerca di porre rimedio alle situazioni 2013/2014.
Vi preghiamo di valutare bene la
questione, il fondo rappresenta la base sulla quale costruire il proseguimento
della nostra battaglia e non va sottovalutato, soprattutto perchè non sarebbe
più un elemosina assistenziale ma uno strumento che qualsiasi governo futuro
può utilizzare per la risoluzione del problema esodati.
Il testo approvato dalla Commissione Bilancio
ART. 8
Sostituire il comma 11 con i seguenti:
11-septies. Ogni sei mesi, a far data dalla data
di entrata in vigore della presente legge, il Governo verifica con le parti
sociali la situazione dei lavoratori di cui al comma 11, al fine di individuare
idonee misure di tutela, ivi compresi gli strumenti delle politiche attive del
lavoro.
11.
Le disposizioni di salvaguardia di cui all’articolo 24, comma 14, del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla
legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni, in materia di
requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di
entrata in vigore del predetto decreto-legge n. 201 del 2011, si applicano
anche ai seguenti lavoratori che maturano i requisiti per il pensionamento successivamente
al 31 dicembre 2011:
a) ai
lavoratori cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e
collocati in mobilità ordinaria o in deroga a seguito di accordi governativi o
non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011 e che abbiano perfezionato
i requisiti utili al trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2014;
b) ai
lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione entro
il 31 dicembre 2011, ancorché abbiano svolto qualsiasi attività, non riconducibile
a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato dopo l’autorizzazione
alla prosecuzione volontaria, a condizione che:
1) abbiano conseguito un reddito annuo
lordo complessivo riferito a tali attività non superiore a euro 7.500;
2) perfezionino i requisiti utili a
comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 31 dicembre
2014;
c) ai
lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012, in ragione
di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412
del codice di procedura civile ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo
all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a
livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, ancorché abbiano svolto, dopo la
cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente
a tempo indeterminato, a condizione che:
1)
abbiano conseguito un reddito annuo lordo complessivo riferito a tali attività non
superiore a euro 7.500. In caso di cessazione infrannuale tale importo è rapportato
ai mesi lavorati;
2)
perfezionino i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico
entro il 31 dicembre 2014;
d) ai
lavoratori licenziati, entro il 31 dicembre 2011, anche in conseguenza di fallimento
o di altra procedura concorsuale nonché di cessazione dell’attività dell’impresa,
purché privi di occupazione, che non rientrino nei casi di cui alla lettera b) e maturino
il diritto a pensione sulla base delle previgenti regole entro i successivi 24
mesi.
11-bis. Con
decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro
dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità di attuazione
delle disposizioni di cui al comma 11.
11-ter.
L'INPS provvede al monitoraggio delle
domande di pensionamento inoltrate dai lavoratori di cui alla presente
disposizione che intendono avvalersi dei requisiti di accesso e del regime
delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore citato
decreto-legge n. 201 del 2011 sulla base:
a) per i
lavoratori collocati in mobilità ordinaria o in deroga, della data di
cessazione del rapporto di lavoro;
b) della
data di cessazione del rapporto di lavoro precedente l’autorizzazione ai versamenti
volontari;
c) della
data di cessazione del rapporto di lavoro in ragione di accordi di cui alla lettera
c) del comma 11.
11-quater. Al finanziamento degli interventi di
salvaguardia di cui da 11 a 11-ter
si provvede con 100 milioni di euro per
l’anno 2013, nonché attraverso le economie derivanti dall’applicazione delle
disposizioni di cui al comma 11-quinques.
11-quinquies. Qualora in sede di monitoraggio dell’attuazione
dei decreti ministeriali del 1° giugno 2012 e del 5 ottobre 2012 attuativi
delle disposizioni di cui agli articoli 24, commi 14 e 15, del decreto legge 6
dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre
2011, n. 214, 6, comma 2-ter, del decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito,
con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, e 22 del decreto legge
6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012,
n. 135, e del decreto ministeriale di cui al comma 11-bis vengano
accertate a consuntivo eventuali economie aventi carattere pluriennale rispetto
agli oneri programmati a legislazione vigente per l’attuazione dei predetti
decreti ministeriali e pari, ai sensi del comma 15 dell’articolo 24 del citato
decreto-legge n. 201 del 2011, dell’articolo 22 del citato decreto-legge n. 95
del 2012 e del comma 11-quater, complessivamente a 309 milioni di euro per l’anno 2013,
959 milioni di euro per l’anno 2014, 1.765 milioni di euro per l’anno 2015,
2.377 milioni di euro per l’anno 2016, 2.256 milioni di euro per l’anno 2017,
1.480 milioni di euro per l’anno 2018, 583 milioni di euro per l’anno 2019 e 45
milioni di euro per l’anno 2020, tali economie sono destinate ad alimentare le
risorse di cui al comma 11-quater. L’accertamento delle eventuali economie è effettuato
annualmente con il procedimento di cui all'articolo 14 della legge 7 agosto
1990, n. 241. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze è disposta
la conseguente integrazione delle risorse di cui al comma 11-quater operando
le occorrenti variazioni di bilancio.
11-sexsies. Entro il 30 settembre 2013 il Governo,
sulla base dei dati forniti dall’INPS, provvede a monitorare gli esiti dell’attuazione,
anche in termini finanziari, delle disposizioni di cui ai commi da 11 a 11-quinquies. Qualora
l’esito di tale monitoraggio riveli l’insufficienza delle risorse individuate
ai sensi del comma 11-quater al fine di consentire l’accesso al sistema pensionistico
delle platee di lavoratori richiamati dal comma 11, entro i successivi 30
giorni, con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio
dei ministri, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali
e con il Ministro dell'economia e delle finanze, si provvede ad individuare le
necessarie risorse aggiuntive, a tal fine rimodulando nella misura necessaria l’indice
di rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici di importo più
elevato indicati dal medesimo decreto.
A
tal fine è istituito un Fondo di salvaguardia, nel quale confluiscono le
eventuali risorse non utilizzate in applicazione delle vigenti disposizioni in
materia di salvaguardia.
8.500.
I Relatori.
Finalmente si apre una luce in fondo al tunnel, onore all'impegno della linea Bersani. Alle primarie lo voterò. Esodato postale.
RispondiEliminaL'emendamento, se approvato, rappresenta un buon inizio.Tuttavia, anche se dovrei rientrare nei 55.000 del decreto 5-10-2012 ( a quando la pubblicazione in G.U.????) non potrò essere sereno fino a quando saprò esserci ancora una sola persona che viva la situazione indecente cui siamo stati sottoposti noi.
RispondiEliminaVoteremo anche noi ( io e mia moglie) alle primarie per Bersani, che se ne è interessato assieme a Damiano e altri delle commissioni, anche se mi rimane il dolore di aver visto impotenza da parte dei partiti verso chi stava compiendo un vero gesto di macelleria sociale. Porre rimedio va bene, ma su questioni di questa natura, sarebbe meglio non sbagliare. D'altronde, che i numeri non fossero quelli forniti del Ministro Fornero, lo si sapeva.A proposito; a quando la sfiducia verso questa signora che mente sapendo di mentire ?
la questione è molto importante questo emendamento e' un bluff rimangono irrisolte troppe situazioni bisogna inserire per gli esodota e cv nell' emendamento la maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi nel primo semestre del 2014 in luogo della decorrenza del diritto, per consntire agli uomini della classe 52 e della classe 53 nati dopo agosto di poter accedere alle salvaguardie e neutralizzare l' effetto molto discriminatorio della speranza di vita .4 mesi per questi lavoratori equivalgono 7 anni e poi rappresenta un princiio d equita' rispetto ai mobilitati a cui è stata concessa questa opportunita'
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